Da questo mese lancio un nuovo spazio aperiodico. All'interno di questa rubrica ogni tanto segnalerò dei post che mi hanno particolarmente colpito e che secondo la mia opinione possono aprire delle riflessioni interessanti. Inizialmente volevo chiamare chiesta rubrica Nocturnia Reloaded, però visto che si tratta di post non miei ho optato per il titolo Seconde Visioni, per permettere a chi -magari se li fosse persi in origine di recuperarli.
Fatemi sapere voi nei commenti quale titolo preferite tra:
Seconde Visioni.
Oppure
Nocturnia Reloaded.
Per questa prima puntata segnalo alla vostra attenzione solo due post ma ricchi di stimoli e che in un certo senso finiscono per affrontare argomenti molto collegabili tra loro:
Il Primo è apparso già da qualche settimana sul bel blog Io, la Letteratura e Chaplin ed affronta in maniera intelligente la questione del Colour Blind Casting
Perché il Colour Blind Casting non mi Convince
Il secondo è apparso più di recente sull'altrettanto splendido blog Il Manoscritto del Cavaliere e parla della Cancel Culture:
La Cancel Culture: Analisi di un Suicidio Intellettuale
Personalmente condivido ogni singola parola di entrambi i post perché nel primo caso dubito che il colour blind casting sia attuabile in ogni circostanza sia che possa essere un valido modo per combattere il razzismo e le discriminazioni (come sarebbe accolto un film in cui Martin Luther King fosse interpretato da un attore caucasico? Aiuterebbe davvero a comprendere le difficoltà affrontate dagli afro-americani nella loro giusta lotta per la parità?). Nel secondo caso penso- ma forse sbaglio- che le storture del passato non debbano essere affrontate buttando la polvere sotto il tappeto ma anzi implementando lo studio della Storia e della Letteratura. Conoscere e ricordare gli sbagli del passato potrebbe aiutare a non ripeterli. Magari però sono io che sono un illuso, però una cosa di cui rimarrò sempre sicuro è che, come diceva quel tale: "Historia magistra vitae" e come tale debba rimanere sempre presente nella nostra memoria. E lo dico in quanto essere umano a cui niente farebbe più piacere di vivere in un mondo fatto di persone di pari dignità, diritti, doveri e possibilità e non diviso per sessi, orientamenti sessuali, razze, religioni o barriere.
Comunque la pensiate però, sono due post che meritano di essere letti e di non andare dispersi nel mare magnum della rete.
Buona ri-lettura a tutti quanti.