Con oggi sospendo il blog per tutto il periodo estivo.
Non nascondo una certa stanchezza, ma quello è il caldo, non nascondo nemmeno qualche problemuccio fisico per cui è arrivato il momento di fare un tagliando di controllo, ma quella è l'età che avanza e il corpo non più giovanissimo, quindi è arrivato il momento di riprendere un poco di fiato.
Prima di staccare però ne approfitto per partecipare ad un meme molto carino.
Questo, per la precisione:
L'idea è nata a Marilena \Fata Confetto del blogParole di Contorno, ma io l'ho scoperta grazie alla mia amica Glò de La Nostra Libreria.
L'idea, molto semplice consiste nello scegliersi un personaggio (storico o immaginario, personaggi del presente o del passato, protagonisti della storia o del costume, idoli canori o sportivi, un super eroe, un personaggio di un romanzo o di un cartone..,) e immaginare un menù adatto a lui. Le regole le trovate QUI)
Mi sembra una iniziativa divertente ed anche un modo gradevole per accomiatarvi da voi ridendo e scherzando.
E dopotutto, la cucina anzi il cibo è un' altra delle mie passioni.
Nocturnia però è un blog che si occupa principalmente di fantastico, quindi come combinare le due cose? Come riuscire magari ad aggiungere anche qualcun altro dei miei amori come quello per la cultura francofona, la fascinazione per gli scenari del Centro e del Nord Europa con le loro nebbie, le loro lunghe ombre invernali e le immense cattedrali gotiche punto d'incontro tra cielo bigio e una ancora più grigia terra; ma anche quella per un assolato mediterraneo, atavico ed ancestrale ricco di pini ed arbusti da dove il frinire di grilli e cicale testimonia nel suo canto il ricordo del passaggio di tanti di popoli e culture?
La soluzione c'era ed era a portata di mano.
Bastava semplicemente pensarci.
Ecco quindi spuntar fuori il nome di Jean Ray ( 1887-1964) l'autore di romanzi capolavoro del gotico come Malpertuis e padre del detective Harry Dickson. Raymond Jean Marie De Kremer (questo il suo vero nome ) fu uno scrittore belga, nativo delle Fiandre, fiammingo di origine quindi, ma adoratissimo principalmente dai Valloni e nato e morto a Gand, una città dove la cultura latina e francofona s'incontra con quella fiamminga e nord europea.
Un maestro nella descrizione di quelle atmosfere crepuscolari che citavo prima, nonché uno dei maggiori autori di narrativa fantastica del vecchio continente.
Il "Lovecraft" europeo era stato definito.
E con questo il primo tassello era andato al suo posto.
A volte, inoltre, l'autore si divertiva ad inserire nei suoi racconti personaggi decisamente "gourmand", con gusti veramente terragni. Ne Il Cugino Passeroux ( Le Cousin Passeroux ) un piccolo scritto composto nel 1947 viene raccontata la triste storia di Jo Gellert, un uomo che mal sopporta la quaresima col suo regime di rinunce (anche culinarie). Sarà l'incontro con Pacome Passeroux ,un lontano parente, a fornirgli la possibilità di sfuggire alla tradizione ed infrangere il regime di restrizioni, grazie anche ai racconti favolosi del lontano congiunto.
Peccato però che che Pacome sia portatore di una maledizione che alla di lui morte passerà dritta dritta nelle braccia del povero Jo.
Quello che importa è che durante quella lunga giornata di Jo Gellert ci vengono raccontati con dovizia di particolari tutti i pasti compiuti in barba alla tradizione:
- Una colazione fatta di caffe e latte, gamberetti, pan di segale imburrato e spruzzato di marmellata di cotogne.
-Un pranzo consistente di una portata di coniglio ai porri ed un soufflè al limone come dessert.
E per concludere, una cena suddivisa da un piatto principale: Tortino di Anguilla e come secondo un bel pollastro intero intero.
Il tutto annaffiato da vari tipi di liquori suddivisi nel corso della giornata, che dopotutto siamo belgi e non sia mai detto che rifiutiamo.
In un altro racconto Il Guardiano del Cimitero ( Le Guardien du Cimitière) scritto nel 1925, il protagonista della storia, nonché voce narrante della vicenda, si ritrova ad essere assunto -dopo un lungo periodo di disoccupazione- come guardiano (anzi come terzo guardiano ) del cimitero di San Guittone, un cimitero privato appartenente ad una antica famiglia nobiliare. Per tutta la durata del racconto l'uomo viene praticamente servito e riverito dagli altri due guardiani ( che lavorano in quel posto da mooolto più tempo di lui) e che non perdono l'occasione di rimpinguarlo con eccellenti piatti di cacciagione.
Ancora una volta si tratta di piatti dal sapore grasso, nordico e contadino: fagiani; piccioni e conigli selvatici preparati in gelatina, serviti con tartufi e tante altre prelibatezze.
Purtroppo lo scopo dei guardiani è semplicemente quello di portare all'ingrasso il malcapitato prima di gettarlo nelle fauci di una antica ed affamatissima vampira.
Entrambi i racconti sono stati pubblicati nell'antologia 25 Racconti Neri e Fantastici tradotta da noi nel lontano 1963, ma non è quello che importa ai fini dell'articolo. E' che sulla base di questi racconti finalmente avevo trovato la "quadra" per combinare il tutto.
Nello stile dei racconti citati avrei "ipoteticamente " invitato il fiammingo ma di cultura francofona Jean Ray a pranzo, ma tenendo fede alla sorpresa finale delle due storie...gli avrei preparato piatti tipici della cucina mediterranea.
Napoletana per la precisione.
Ed anche l'ultimo tassello era andato al posto giusto.
Quindi ecco il mio menù per Jean Ray e (anche per i suoi personaggi)
Con alcune varianti adatte al periodo estivo ed altre adatte a quello invernale.
Dopotutto con questi belgi non si sa mai quando arrivano. ;)
Antipasto napoletano misto consistente in:
-Arancini di Riso
- Crocchè di Patate.
- Frittelle di Cecinielli ( o bianchetti) *
I cecinielli o cicinielli sono piccoli pesciolini ( Bianchetti in italiano) spesso si usa il novellame. La cosa più simile a questo piatto è la cosidetta"frittatina di uomini nudi"della Riviera Romagnola.
Primo piatto estivo:
- Spaghetti alla Nerano
In alternativa agli spaghetti vanno bene anche i Fusilli. E' un piatto tradizionale che farà felici i vegetariani ( ma non i vegani ) visto che contempla l'impiego di zucchine e di un prodotto caseario tipico della Campania: il Provolone del Monaco.
Primo piatto invernale:
- Pasta e Fagioli con le Cozze
In realtà andrebbe bene anche d'estate, visto che si usa moltissimo nelle zone di mare della Campania.
E' un po una delle varianti locali della classica Pasta e Fagioli, ma visto che sia gli italiani che i belgi adorano le cozze...perché non utilizzarlo?
Nelle zone di Montagna al posto delle cozze si usano le castagne (ebbene sì! ) ed il risultato è ottimo.
Contorno estivo:
- Zucchine alla Scapece.
La tradizione vuole che questo piatto di zucchine prima fritte e poi marinate nell'aceto ed accompagnate da foglioline di menta risalga ad una antica ricetta del romano Apicio, in realtà probabilmente si tratta di una eredità della dominazione spagnola. Mia nonna quando ero piccolo, per farmele mangiare mi raccontava che furono inventate da un cuoco innamorato per conquistare la sua donna.
Ed io ovviamente preferisco la versione di mia nonna.
Ad ogni modo si tratta di un piatto fresco che va bene sia come antipasto che come contorno.
Contorno invernale:
- Scarola mbuttunata ( imbottita)
Altro piatto "leggerissimo", considerate però una cosa...questo tipo di ricette erano spesso mangiati durante le festività, tipo Natale. Il popolino napoletano spesso (e questo almeno fino agli anni '50 s del XX secolo ) era abituato a mangiare molto poco durante i giorni feriali, la stessa pizza era nata come una sorta di rimedio per poter mettere qualcosa dentro lo stomaco ad orario di pranzo ed arrivare così alla sera senza stramazzare a terra per la fame. Logico quindi che di domenica o nelle festività importanti (Pasqua; Natale e poche altre) si cercasse di "recuperare" concedendosi tutti quegli stravizi e quelle pietanze che di norma non ci si poteva permettere.
Piatti come questi nobilitavano ingredienti "poveri" ....ogni regione ha le sue, ma i napoletani sono famosi per essere sempre riusciti a fare "di necessità virtù".
E le vostre specialità quali sono ?
Secondo estivo:
-Pesce Spada alla griglia (al limone)
Meglio di una bistecca. Con l'aggiunta di limone poi sarebbe come avere davvero il mediterraneo in tavola
Secondo invernale:
- Stoccafisso con le Patate.
E questo potrebbe piacere anche ad una persona dai gusti " nordici" e "continentali".
Certo finora ho scelto piatti a base di pesce, ma se il signor Jean Ray invece preferisse la carne, niente paura, non ci vuole niente a preparare il vero "must" della cucina campana, roba che ad ogni vero napoletano solo a sentire il suono delle parole gli scappa la lacrimuccia di commozione, si mette sull'attenti, ti fa il saluto militare e ti canta l'inno nazionale in tutte le lingue del mondo:
- Salsicce e friarielli:
Per la cronaca, per "friarielli" s'intende una verdura tipica della Campania, strettamente imparentata con le cime di rapa pugliesi, solo un po più amara della sua controparte pugliese. Le foglie e le cime vengono prima sbollentate e poi passate in padella. L'aggiunta di peperoncino completa il tutto.
E siamo arrivati al dolce ed anche qui ci sarebbe solo l'imbarazzo della scelta.
Però io per rimanere in tema, nomino un dolce molto fresco ed estivo ed uno più conosciuto ma adatto per tutte le stagioni
Dolce Estivo:
-Delizia al Limone
Dolce per tutte le stagioni:
Torta Caprese.
E con questo siamo arrivati alla fine del pasto. Il tutto ovviamente, visto che i belgi passano per gran bevitori, annaffiato da ottimi vini locali della Campania. La regione ha tanti vini, spesso ottenuti da antichissimi vitigni autoctoni, ancora più spesso di origine monocultivar.
Quindi come vini: a scelta per i piatti di pesce Falanghina; Greco di Tufo; Coda di Volpe oppure Fiano di Avellino. Se invece Jean Ray volesse proprio provare le salsicce coi friarielli allora andrebbe bene un Pallagrello casertano o un Aglianico del Beneventano.
Come liquore in accompagnamento ai dolci un classico Limoncello.
E per non farsi mancare niente: un goccio di anice nel caffè.
E con questo abbiamo davvero finito, credo che Jean Ray non avrebbe niente di che lamentarsi.
Ci rivediamo il 1 settembre ragazzi, buone vacanze a tutti.
E a voi piacerebbe un menu come questo?
NOTA: Non sono cieco, so quello che sta accadendo nel mondo, il fatto che abbia smesso di parlare di tutte le tragedie che avvengono attorno a menon significa che non me ne freghi niente. Nizza è solo l'ultimo esempio delle tante tragedie che stanno insanguinando il mio cuore a settembre scriverò un post in cui dico la mia. Sto scrivendo questi post " leggeri" solo perché intendo continuare a fare il mio dovere di essere umano e cioè contrastare la follia e l'estremismo con la Cultura e la fremezza. Sono solidale con le vittime, piango i morti e più che mai auspico una risposta comune e decisa da parte di tutte le persone di buona volontà, qualsiasi sia la loro razza e religione. I vari fanatici di tutti i credi si sconfiggono anche non lasciandosi abbattere dalla paura e dall'intolleranza. Io intendo continuare il mio stile di vita senza farmi condizionare da quei coglioni che credono che sia giusto ammazzare in nome dell' Odio.
Non della Fede ma dell'Odio.
Ci risentiamo a settembre.
Non nascondo una certa stanchezza, ma quello è il caldo, non nascondo nemmeno qualche problemuccio fisico per cui è arrivato il momento di fare un tagliando di controllo, ma quella è l'età che avanza e il corpo non più giovanissimo, quindi è arrivato il momento di riprendere un poco di fiato.
Prima di staccare però ne approfitto per partecipare ad un meme molto carino.
Questo, per la precisione:
L'idea è nata a Marilena \Fata Confetto del blogParole di Contorno, ma io l'ho scoperta grazie alla mia amica Glò de La Nostra Libreria.
L'idea, molto semplice consiste nello scegliersi un personaggio (storico o immaginario, personaggi del presente o del passato, protagonisti della storia o del costume, idoli canori o sportivi, un super eroe, un personaggio di un romanzo o di un cartone..,) e immaginare un menù adatto a lui. Le regole le trovate QUI)
Mi sembra una iniziativa divertente ed anche un modo gradevole per accomiatarvi da voi ridendo e scherzando.
E dopotutto, la cucina anzi il cibo è un' altra delle mie passioni.
Nocturnia però è un blog che si occupa principalmente di fantastico, quindi come combinare le due cose? Come riuscire magari ad aggiungere anche qualcun altro dei miei amori come quello per la cultura francofona, la fascinazione per gli scenari del Centro e del Nord Europa con le loro nebbie, le loro lunghe ombre invernali e le immense cattedrali gotiche punto d'incontro tra cielo bigio e una ancora più grigia terra; ma anche quella per un assolato mediterraneo, atavico ed ancestrale ricco di pini ed arbusti da dove il frinire di grilli e cicale testimonia nel suo canto il ricordo del passaggio di tanti di popoli e culture?
La soluzione c'era ed era a portata di mano.
Bastava semplicemente pensarci.
Ecco quindi spuntar fuori il nome di Jean Ray ( 1887-1964) l'autore di romanzi capolavoro del gotico come Malpertuis e padre del detective Harry Dickson. Raymond Jean Marie De Kremer (questo il suo vero nome ) fu uno scrittore belga, nativo delle Fiandre, fiammingo di origine quindi, ma adoratissimo principalmente dai Valloni e nato e morto a Gand, una città dove la cultura latina e francofona s'incontra con quella fiamminga e nord europea.
Un maestro nella descrizione di quelle atmosfere crepuscolari che citavo prima, nonché uno dei maggiori autori di narrativa fantastica del vecchio continente.
Il "Lovecraft" europeo era stato definito.
E con questo il primo tassello era andato al suo posto.
A volte, inoltre, l'autore si divertiva ad inserire nei suoi racconti personaggi decisamente "gourmand", con gusti veramente terragni. Ne Il Cugino Passeroux ( Le Cousin Passeroux ) un piccolo scritto composto nel 1947 viene raccontata la triste storia di Jo Gellert, un uomo che mal sopporta la quaresima col suo regime di rinunce (anche culinarie). Sarà l'incontro con Pacome Passeroux ,un lontano parente, a fornirgli la possibilità di sfuggire alla tradizione ed infrangere il regime di restrizioni, grazie anche ai racconti favolosi del lontano congiunto.
Peccato però che che Pacome sia portatore di una maledizione che alla di lui morte passerà dritta dritta nelle braccia del povero Jo.
Quello che importa è che durante quella lunga giornata di Jo Gellert ci vengono raccontati con dovizia di particolari tutti i pasti compiuti in barba alla tradizione:
- Una colazione fatta di caffe e latte, gamberetti, pan di segale imburrato e spruzzato di marmellata di cotogne.
-Un pranzo consistente di una portata di coniglio ai porri ed un soufflè al limone come dessert.
E per concludere, una cena suddivisa da un piatto principale: Tortino di Anguilla e come secondo un bel pollastro intero intero.
Il tutto annaffiato da vari tipi di liquori suddivisi nel corso della giornata, che dopotutto siamo belgi e non sia mai detto che rifiutiamo.
In un altro racconto Il Guardiano del Cimitero ( Le Guardien du Cimitière) scritto nel 1925, il protagonista della storia, nonché voce narrante della vicenda, si ritrova ad essere assunto -dopo un lungo periodo di disoccupazione- come guardiano (anzi come terzo guardiano ) del cimitero di San Guittone, un cimitero privato appartenente ad una antica famiglia nobiliare. Per tutta la durata del racconto l'uomo viene praticamente servito e riverito dagli altri due guardiani ( che lavorano in quel posto da mooolto più tempo di lui) e che non perdono l'occasione di rimpinguarlo con eccellenti piatti di cacciagione.
Ancora una volta si tratta di piatti dal sapore grasso, nordico e contadino: fagiani; piccioni e conigli selvatici preparati in gelatina, serviti con tartufi e tante altre prelibatezze.
Purtroppo lo scopo dei guardiani è semplicemente quello di portare all'ingrasso il malcapitato prima di gettarlo nelle fauci di una antica ed affamatissima vampira.
Entrambi i racconti sono stati pubblicati nell'antologia 25 Racconti Neri e Fantastici tradotta da noi nel lontano 1963, ma non è quello che importa ai fini dell'articolo. E' che sulla base di questi racconti finalmente avevo trovato la "quadra" per combinare il tutto.
Nello stile dei racconti citati avrei "ipoteticamente " invitato il fiammingo ma di cultura francofona Jean Ray a pranzo, ma tenendo fede alla sorpresa finale delle due storie...gli avrei preparato piatti tipici della cucina mediterranea.
Napoletana per la precisione.
Ed anche l'ultimo tassello era andato al posto giusto.
Quindi ecco il mio menù per Jean Ray e (anche per i suoi personaggi)
Con alcune varianti adatte al periodo estivo ed altre adatte a quello invernale.
Dopotutto con questi belgi non si sa mai quando arrivano. ;)
Antipasto napoletano misto consistente in:
-Arancini di Riso
- Crocchè di Patate.
- Frittelle di Cecinielli ( o bianchetti) *
I cecinielli o cicinielli sono piccoli pesciolini ( Bianchetti in italiano) spesso si usa il novellame. La cosa più simile a questo piatto è la cosidetta"frittatina di uomini nudi"della Riviera Romagnola.
Primo piatto estivo:
- Spaghetti alla Nerano
In alternativa agli spaghetti vanno bene anche i Fusilli. E' un piatto tradizionale che farà felici i vegetariani ( ma non i vegani ) visto che contempla l'impiego di zucchine e di un prodotto caseario tipico della Campania: il Provolone del Monaco.
Primo piatto invernale:
- Pasta e Fagioli con le Cozze
In realtà andrebbe bene anche d'estate, visto che si usa moltissimo nelle zone di mare della Campania.
E' un po una delle varianti locali della classica Pasta e Fagioli, ma visto che sia gli italiani che i belgi adorano le cozze...perché non utilizzarlo?
Nelle zone di Montagna al posto delle cozze si usano le castagne (ebbene sì! ) ed il risultato è ottimo.
Contorno estivo:
- Zucchine alla Scapece.
La tradizione vuole che questo piatto di zucchine prima fritte e poi marinate nell'aceto ed accompagnate da foglioline di menta risalga ad una antica ricetta del romano Apicio, in realtà probabilmente si tratta di una eredità della dominazione spagnola. Mia nonna quando ero piccolo, per farmele mangiare mi raccontava che furono inventate da un cuoco innamorato per conquistare la sua donna.
Ed io ovviamente preferisco la versione di mia nonna.
Ad ogni modo si tratta di un piatto fresco che va bene sia come antipasto che come contorno.
Contorno invernale:
- Scarola mbuttunata ( imbottita)
Altro piatto "leggerissimo", considerate però una cosa...questo tipo di ricette erano spesso mangiati durante le festività, tipo Natale. Il popolino napoletano spesso (e questo almeno fino agli anni '50 s del XX secolo ) era abituato a mangiare molto poco durante i giorni feriali, la stessa pizza era nata come una sorta di rimedio per poter mettere qualcosa dentro lo stomaco ad orario di pranzo ed arrivare così alla sera senza stramazzare a terra per la fame. Logico quindi che di domenica o nelle festività importanti (Pasqua; Natale e poche altre) si cercasse di "recuperare" concedendosi tutti quegli stravizi e quelle pietanze che di norma non ci si poteva permettere.
Piatti come questi nobilitavano ingredienti "poveri" ....ogni regione ha le sue, ma i napoletani sono famosi per essere sempre riusciti a fare "di necessità virtù".
E le vostre specialità quali sono ?
Secondo estivo:
-Pesce Spada alla griglia (al limone)
Meglio di una bistecca. Con l'aggiunta di limone poi sarebbe come avere davvero il mediterraneo in tavola
Secondo invernale:
- Stoccafisso con le Patate.
E questo potrebbe piacere anche ad una persona dai gusti " nordici" e "continentali".
Certo finora ho scelto piatti a base di pesce, ma se il signor Jean Ray invece preferisse la carne, niente paura, non ci vuole niente a preparare il vero "must" della cucina campana, roba che ad ogni vero napoletano solo a sentire il suono delle parole gli scappa la lacrimuccia di commozione, si mette sull'attenti, ti fa il saluto militare e ti canta l'inno nazionale in tutte le lingue del mondo:
- Salsicce e friarielli:
Per la cronaca, per "friarielli" s'intende una verdura tipica della Campania, strettamente imparentata con le cime di rapa pugliesi, solo un po più amara della sua controparte pugliese. Le foglie e le cime vengono prima sbollentate e poi passate in padella. L'aggiunta di peperoncino completa il tutto.
E siamo arrivati al dolce ed anche qui ci sarebbe solo l'imbarazzo della scelta.
Però io per rimanere in tema, nomino un dolce molto fresco ed estivo ed uno più conosciuto ma adatto per tutte le stagioni
Dolce Estivo:
-Delizia al Limone
Dolce per tutte le stagioni:
Torta Caprese.
E con questo siamo arrivati alla fine del pasto. Il tutto ovviamente, visto che i belgi passano per gran bevitori, annaffiato da ottimi vini locali della Campania. La regione ha tanti vini, spesso ottenuti da antichissimi vitigni autoctoni, ancora più spesso di origine monocultivar.
Quindi come vini: a scelta per i piatti di pesce Falanghina; Greco di Tufo; Coda di Volpe oppure Fiano di Avellino. Se invece Jean Ray volesse proprio provare le salsicce coi friarielli allora andrebbe bene un Pallagrello casertano o un Aglianico del Beneventano.
Come liquore in accompagnamento ai dolci un classico Limoncello.
E per non farsi mancare niente: un goccio di anice nel caffè.
E con questo abbiamo davvero finito, credo che Jean Ray non avrebbe niente di che lamentarsi.
Ci rivediamo il 1 settembre ragazzi, buone vacanze a tutti.
E a voi piacerebbe un menu come questo?
NOTA: Non sono cieco, so quello che sta accadendo nel mondo, il fatto che abbia smesso di parlare di tutte le tragedie che avvengono attorno a menon significa che non me ne freghi niente. Nizza è solo l'ultimo esempio delle tante tragedie che stanno insanguinando il mio cuore a settembre scriverò un post in cui dico la mia. Sto scrivendo questi post " leggeri" solo perché intendo continuare a fare il mio dovere di essere umano e cioè contrastare la follia e l'estremismo con la Cultura e la fremezza. Sono solidale con le vittime, piango i morti e più che mai auspico una risposta comune e decisa da parte di tutte le persone di buona volontà, qualsiasi sia la loro razza e religione. I vari fanatici di tutti i credi si sconfiggono anche non lasciandosi abbattere dalla paura e dall'intolleranza. Io intendo continuare il mio stile di vita senza farmi condizionare da quei coglioni che credono che sia giusto ammazzare in nome dell' Odio.
Non della Fede ma dell'Odio.
Ci risentiamo a settembre.