Siamo esseri imperfetti e come tale compiamo errori, facciamo sbagli. a volte siamo disattenti.
No, non fate quella faccia, tranquilli! Non vi farò la morale. Non vi starò a sfruculiare i cabasisi,discutendo sopra i massimi sistemi filosofici. No! Tutt'altro! Il concetto iniziale mi serve per introdurre l'argomento odierno, una materia molto più divertente di quanto la seriosa introduzione possa far pensare.
Dicevamo degli errori. Avvengono in tutti i campi umani e a volte impreziosiscono anche le cose, tutti conosciamo per esempio la storia del Gronchi Rosa, vero?
Ecco, proprio la vicenda di quel vecchio sbaglio relativo ai confini del Perù è esemplare sotto molti aspetti. Se certe cose avvengono a livello ufficiale, figuriamoci nelle attività culturali o comunque legate al mondo delle Arti.
Da sempre anche i campi di cui si occupa Nocturnia non ne sono esenti: fumetti, narrativa di genere, film, serie televisive, anzi. Alle volte è perfino divertente notarli, c'è gente che trascorre ore a cercarli ed annotarli, c'è chi lo fa come mera curiosità, per aggiungere elementi di interesse all'argomento, delle peculiarità di cui parlare tra appassionati o come gags da inserire nelle parti speciali dei DVD o nei BluRay. in alcune pellicole poi sono stesso i registi o i produttori ad inserire alcuni "errori" nei titoli di coda dei film da loro realizzati, Jackie Chan, tanto per fare un esempio, lo ha fatto spesso. Come per tutte le attività umane poi c'è anche chi esagera, sui social ma non solo a volte nascono dei flame immensi, a volte decisamente spropositati ed inutili nei quali si scatenano sterili discussioni di lana caprina oppure proprio sul nulla.
Però l'argomento esiste e volendo limitarsi all'aspetto "escapista", al puro divertimeno (vogliamo chiamarlo cazzeggio? Ogni tanto ci vuole anche quello) vale la pena fare qualche esempio.
Alcuni sono ultraconosciuti, altri invece sono caduti nel dimenticatoio
Prima però qualche precisazione.
In gergo cinematografico si usano due tipi di definizione: "goof" oppure "mistake" per indicare alcuni errori diciamo così, "tecnici": microfoni, telecamere o altre apparecchiature che compaiono sullo schermo, titoli o nomi scritti male, scene montate male, audio non in sincrono con le immagini e così via. Mentre le papere o le improvvisazioni degli attori , gli svarioni sullo schermo come oggetti fuori posto o fuori contesto, le svirgolature della trama e le inaccuratezze scientifiche vengono definite invece "bloopers", termine che si è imposto anche nelle produzioni televisive.
A volte ci si accorge subito di questi errori però il regista decide comunque di inserirli nel montato finale, altre volte semplicemente sfuggono a tutti i controlli.
Ecco alcuni esempi:
Volendo soffermarsi sul primo tipo è abbastanza conosciuto l'inconveniente accaduto nel 2012 a LeonardoDiCaprio sul set di Django Unchained quando durante una scena si procurò un vistoso taglio alla mano, nonostante la copiosa perdita di sangue DiCaprio continuò a recitare come se niente fosse, nonostante le reali espressioni di raccapriccio e di paura degli altri artisti presenti sul set, sopratutto quelle dell'attrice Kerry Washington che si trovò la faccia spalmata di vero sangue senza che si potesse opporre in nessun modo. Naturalmente quel marpione di Quentin Tarantino decise di inserire la scena così com'era perchè secondo lui aggiungeva maggior realismo a tutto il film.
Stessa cosa l'aveva fatta dieci anni prima Peter Jackson ne Il Signore degli Anelli: le Due Torri in un'altra emblematica ed epocale scena, quella dell'arrivo di Aragorn & Soci nella capitale di Rohan.
Forse avrete capito di quale scena sto parlando.
Non era assolutamente stato previsto il volo della bandiera che cade ai piedi dei cavalieri in arrivo, in quel caso galeotto fu il forte vento, che però in definitiva giocò a favore di Jackson.
Veniamo ora al secondo tipo di bloopers, quelli dei quali ci si accorge solo a film o telefilm uscito.
Ancora una volta ci tocca scomodare Peter Jackson. Stavolta il film in questione è Il Ritorno del Re del 2003, quando in parecchi durante la visione si accorsero di una vera e propria incongruenza: un orologio da poloso al braccio dello stregone Gandalf, l'attore Ian McKellen si era dimenticato di toglierselo. Inutile dire che quell'immagine è diventata virale, non ricordo bene ma credo che sia diventata protagonista anche di qualche meme.
Quella invece nei meme ci è finita sul serio è invece una foto con una certa tazza.
Il Trono di Spade \Game of Thrones è stata indubbiamente una delle serie più seguite\ amate\ discusse di questo decennio, però come molte cose amate il finale ha deluso i più, compresa una mezza dissociazione da parte dello stesso autore George R. R. Martin. Va detto che-e ne sono convinto- quando si parla di una produzione seriale tanto apprezzata qualsiasi finale perfino quello migliore possibile, perfino quello più ottimista avrebbe finito con lo scontentare qualcuno, bisogna però ammettere e questo è ancora una volta il mio opinabilissimo giudizio soggettivo, nell'ultima stagione c'è stata più di una incongruenza e forzatura. Non voglio però dilungarmi più di tanto, penso che su questo argomento ogni spettatore, tutti gli esponenti del fandom si siano fatte le loro opinioni in proposito altrettanto legittime della mia. Quello che però interessa in questa sede è ricordare un'altra cosa, un certo svarione apparso nell'episodio #4 The Last of the Stark (Gli Ultimi Stark) della stagione finale quando una tazza di caffe Starbucks ha fatto capolino in scena, mi riferisco all'immagine che ho postato all'inizio dell'articolo; disattenzione sulla quale hanno ironizzato un po tutti compresi i vertici della rete televisiva HBO nel tentativo di mettere una pezza sopra ad una disattenzione. In linea di massina però la maggior parte dei bloopers riguardano oggetti o vestiti, il cui colore, forma, stato oposizione cambiano da una inquadratura all'altra.
Questi sono solo alcuni esempi.
In un successivo post magari mi concentrerò anche sugli errori nella carta stampata, per adesso mi piace concludere l'articolo con un dettaglio che riguarda si i fumetti ma che vale un po per tutto.
Tantissimi anni fa, molti di più di quanti me ne faccia piacere ammettere mi capitò assistere ad un incontro pubblico tenutosi alla Scuola del Fumetto di Napoli con lo sceneggiatore e curatore Antonio Serra che, tra le altre cose, ebbe modo di dire che nel campo dei fumetti (ma suppongo che la regola vada bene per tutti i campi) per quanti controlli si facciano, per quanta attenzione si possa mettere e nonostante gli sforzi che messi in campo a livello di supervisione alla fine qualche errore o qualche incongruenza finirà lo stesso nel prodotto finale.
Piccoli o grandi che siano questi errori o queste inconguenze.
Questo non vuol certo dire che non si debba continuare a sforzarsi per eliminarli o per creare il prodotto migliore possibile. Tutt'altro, gli sforzi per la qualità più alta possibile possono e devono essere fatti. Ma che purtroppo alla fine qualche cosa sfuggirà sempre e comunque anche agli occhi più vigili e alle menti più attente.
O, per dirla nella maniera più semplice possibile. siamo esseri umani e come tali soggetti ad imprecisione e lontani dalla perfezione assoluta.
Sia noi che le nostre opere.