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"INCUBUS" (1965) IL FILM RITROVATO CON WILLIAM SHATNER.- Premessa!

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Il destino di un film è determinato da numerosi fattori, ci sono pellicole nate con tutte le migliori intenzioni che non ottengono il successo sperato. Così come è vero anche il caso opposto, pellicole sulle quali nessuno avrebbe scommesso che si tramutano in inaspettati fenomeni mondiali. Tuttavia la Storia della settima Arte è costellata di esempi di film che entrano nell'alone della Leggenda.

Pellicole avvolte da dicerie, da ventilate maledizioni, ma anche una manciata di queste semplicemente molto diverse dalla media delle altre, create appositamente per differenziarsi, con quel particolare in più rispetto alla massa.

E poi esiste un terzo gruppo di film, di cui abbiamo parlato spesso in passato. Quella di film scomparsi, dei quali se ne è persa la traccia, a volte anche ricomparsi, ritrovati e riprogrammati in giro.

Ancora più raramente, semplicemente succede che un film in particolare finisca per appartenere a tutte e tre queste categorie.

Questo è un racconto speciale, la cronaca di quanto accaduto ad una pellicola veramente differente da tutte le altre.

Questa è la storia di "Incubus".

Un film che sembra dotato di una vita propria. 

 Ma andiamo con ordine.

Tutto comincia a metà degli anni '60s del XX° Secolo con l'intuizione di un singolo uomo.

Un tranquillo signore di nome Leslie Stevens. 

Stevens era stato il produttore di una serie particolare, una produzione antologica chiamata The Outer Limits . Sia pure con basso budget, The Outer Limits si era rivelata come l'unica vera rivale della serie The Twilight Zone, non era stata però altrettanto fortunata. Due soli anni di produzione, dal 1963 al'65  per poi venire bruscamente interrotta dalla rete ABC.

Trovatosi a capo di una grossa struttura produttiva, rimasta improvvisamente senza il suo lavoro più remunerativo Stevens cercò una soluzione che gli permettesse di impiegare almeno una parte dei collaboratori e delle maestranze. E anche di rielaborare, magari unendole tra loro, alcune delle sceneggiature o dei soggetti rimasti inutilizzati.

Assieme ad un altro produttore chiamato Anthony M. Taylor il buon Stevens decise di dar vita ad un film Horror, ma che avesse quel qualcosa in più in grado di attrarre i mercati internazionali. Unito ad un buon tocco sperimentale. Dopotutto quelli erano gli anni Sessanta e la volontà di differnziarsi era nell'aria.

Fu Taylor ad avere l'idea.

Giusta o sbagliata lo diremo poi.

Stanco di quei film di guerra dove anche i tedeschi e i giapponesi si esprimevano in un forbito e perfetto inglese, nauseato da quegli escamotage dove in qualsiasi parte del mondo fossero ambientati i film americani sembrasse sempre di trovarsi in Missouri o in Texas, Taylor ventilò la proposta di un film recitato integralmente in esperanto.

Creato a fine XIX° Secolo da Ludwik Zamehnof un medico polacco l'esperanto sarebbe dovuto diventare una sorta di lingua franca in grado di unire l'umanità nel solco di un unico linguaggio artificiale sì ma comunque semplice da imparare ed universale. Le cose non andarono proprio così e l'esperanto conobbe nel corso degli anni alterne fortune e se pure oggi è conosciuto e parlato dal almeno due \tre milioni di persone al mondo non divenne mai quella predominante lingua mondiale che Zamehnof sognava.

Taylor pensò all'esperanto convinto che avrebbe dato alla storia quel tocco estraniante in più, fornire quell'atmosfera quasi magica, calare lo spettatore in mondo indeterninato, una "Terra di nessuno" che poteva essere ovunque e da nessuna parte.

Un giovanissimo e non ancora famoso William Shatner.
  

l'incognito al massimo livello.

E in un certo senso fu davvero quasi così.

Ma, come spesso accade, se le intenzioni erano quanto di più meritevole possibile, all'atto pratico della realizzazione molti, forse troppi elementi si misero di traverso nella realizzazione dell'effetto finale.

E tantissime cose condizionarono anche il destino ultimo, non solo della pellicola in sè stessa ma anche di molte delle persone coinvolte nella sua realizzazione.

Tra tutti un uomo che poi sarebbe diventato famoso di lì a poco, un giovanissimo attore canadese di cui si diceva un gran bene.

Un certo William Shatner.

(Continua....)




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