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VOLTI DA FILM: EROI DUE O PIU' VOLTE!

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Argomento decisamente riposante oggi per un post ancora più tranquillo.
Ormai se ne è accorto anche il più distratto o disinformato tra noi: i Cinecomics, cioè i film tratti da fumetti, rappresentano uno dei fenomeni più sfruttati dalla cinematografia moderna.  Che li si ami o che li si detesti non si può ignorare l'esistenza di pellicole come Logan o Avengers Endgame e di norma i Cinecomics più redditizi e fortunati salvo rare eccezioni sono quelli ad argomento super eroistico. Gli attori fanno a gara per interpretarli, i registi migliori si contendono i titoli, stessa cosa per gli sceneggiatori.
Eppure non è sempre stato così.


Copyright : Marvel &DC Comics

Fino a pochi anni fa per molti interpretare o lavorare in un film tratto da un fumetto veniva considerato come un incidente di percorso nella propria carriera.
Nel 1978 il regista Richard Donner dovette faticare non molto a convincere uno scrittore che conosceva per convincerlo a collaborare alla stesura della sceneggiatura del primo film di Superman, l'artista in questione (no non era Mario Puzo l'autore de Il Padrino, che invece partecipò senza problemi alla prima stesura realizzando però uno script ritenuto troppo lungo ma Tom Mankiewicz, che per puro sadismo cancellò tutto quello che era stato scritto da Puzo). Secondo Donner il suo amico Mankiewicz, almeno inizialmente, non ne voleva proprio sapere di lavorare ad una pellicola che parlasse di un personaggio dei fumetti.
Per la cronaca, non solo Tom Mankiewiz cambiò idea ma per la sua e la nostra fortuna realizzò un'ottima sceneggiatura.
Tuttavia la storia è significativa di quanti preconcetti ci siano stati e ci siano ancora riguardo all'argomento.
Ma non è questo quello di cui parleremo oggi.


Quello che m'interessava rimarcare è che da quel giorno del 1978 ad oggi, di acqua sotto i ponti ne è passata davvero parecchia. Ovviamente  anche prima di quell'anno erano stati prodotti film o serial tratti da fumetti  però è indubbio che quel primo Superman -The Movie abbia rappresentato un punto di non ritorno e che da quell'evento, sia pure in maniera discontinua, il numero dei Cinecomics realizzati (molto spesso con incassi stratosferici) è lievitato in maniera esponenziale diventando una voce sempre più fondamentale nell'ambito dell'attuale scenario intrattenimento cine-televisivo.
Volendo concentrarci solo sulle produzioni statunitensi, come ben sappiamo la parte del leone la fanno i personaggi della Marvel e della D.C. I primi finora divisi tra pellicole Sony e Marvel CinematicUniverse per una questione antica di licenze hanno dimostrato di sapersela giocare bene. Meno fortunati (e a volte anche meno riusciti) sono risultati i rivali della Distinta Concorrenza (1) saldamente in mano alla Warner. Una cosa che però ha unito tutte le produzioni fin qui nate è che per molti attori la partecipazione ai vari film in tanti casi ha finito per trasformarsi nel ruolo della vita (riuscite ad immaginare oggi un Wolverine senza il volto di quel simpatico carognone di Hugh Jackman?)
Proprio per questa sorta di continua competizione nelle uscite è capitato che alcuni attori abbiano interpretato nel corso delle varie pellicole la parte di almeno due super eroi diversi.
Ecco qualche esempio:

- CHRIS EVANS.

Classe 1981, una parte di sangue italo-americano nelle vene (per parte di madre) il buon Chris è diventato negli anni uno dei pilastri del cinema avventuroso USA ed i film tratti da fumetti hanno una parte fondamentale nella sua carriera.
Oggi Mr. Evans è conosciuto principalmente per il ruolo di Capitan America ricoperto (a volte anche con semplici camei) in almeno una dozzina di pellicole a partire dal 2007 e bisogna dire che l'attore è veramente riuscito a far suo il personaggio del primo vendicatore con una recitazione commovente ma misurata, cosa non certo facile, dal momento che il buon Cap è uno di quei classici personaggi che se gestiti male rischiano di trasformarsi in un concentrato di luoghi comuni eppure prima di questo il signor Christopher Robert Evans era già un volto noto degli adattamenti fumettistici dal momento che -come saprete certamente- già qualche tempo prima aveva interpretato un altro super eroe e cioè la Torcia Umana nel dittico dedicato ad un altro gruppo di eroi : I Fantastici 4 del 2005 e I Fantastici 4 e Silver Surfer del 2007. Evans  non doveva amare troppo quel personaggio almeno a voler considerare alcuni indizi: il regista Danny Boyle dichiarò che quando convocò proprio Evans durante i casting per il fantascientifico Sunshine l'attore americano si dimostrò felicissimo di aver l'occasione per un ruolo che gli desse la possibilità di dimostrare che era in grado di interpretare anche parti differenti dai soliti clichè da giovane seduttore come quello della Torcia Umana.



Occasione che in un certo senso anche il ruolo di Capitan America gli ha offerto
Dopotutto però Evans sembra realmente amare parecchio i cinecomics (anche di quelli non strettamente legati a temi super eroici) visto che nel corso del tempo è apparso anche in produzioni
come The Losers; Scott Pilgrim vs. the World entrambi del 2010 per tacer del fenomeno Snowpiercer (2013).
E spesso e volentieri scherza lui per primo su un improbabile cross over tra La Torcia Umana ed il buon vecchio Captain America.

- BRANDON ROUTH.

Quando si dice: "Una bella faccia da fumetti!"
Brandon James Routh, l'uomo che ha interpretato ben due e dico DUE differenti Super Eroi della D.C  (Si, vabbè se per questo è stato anche un certo Indagatore dell'Incubo nell'orrido film americano Dylan Dog: Dead of Nigh del 2010 , ma questo è meglio non ricordarlo, anzi mi sa che lo ha rimosso lo stesso Routh)
Dunque....Brandon nato a Des Moines nello stato dell'Iowa nel 1979 venne chiamato nel 2006 dal regista Bryan Singer per interpretare l'Uomo d' Acciaio nel film Superman Returns che nelle intenzioni del regista dovrebbe servire a far ripartire la saga del Supereroe eliminando dalla cronologia ufficiale i poco riusciti Superman III e IV realizzati negli anni '80 s del Secolo scorso, la cui scarsa aveva affossato ogni velleità di continuare la serie. Per la verità pare che Singer abbia voluto scegliere proprio Routh semplicemente perché l'attore somigliava in maniera impressionante a Christopher Reeve. Routh che già lavorava come attore e modello probabilmente in quel momento avrà legittimamente visto in Superman Returns l'occasione della vita, il modo di "svoltare".
Purtroppo non andò proprio così.



Si è sempre detto che la pellicola fu un insuccesso completo, in realtà Superman Returns non andò poi così male: gli incassi al botteghino furono discreti, la maggior parte delle critiche anche.
Semplicemente accadde che i dirigenti della Warner Bros si dichiararono delusi perché speravano che la pellicola incassasse molto di più.
E questo fece sì che la Saga del Kriptoniano venisse accantonata almeno fino al 2013 quando un altro attore ossia Henry Cavill interpretò L'Uomo d'Acciaio girato da Zack Snyder.
Ad ogni modo la carriera -sopratutto televisiva- di Brandon Routh non si è certo fermata.
E con la DC non aveva certo chiuso tutti i conti.
Nel 2014 l'uomo viene chiamato ad interpretare, all'interno della serie Arrow, un altro supereroe: Ray Palmer in arte Atom, l'eroe in grado di rimpicciolirsi. Da Arrow, nascono due spin off, The Flash e Legends of Tomorrow, si crea all'interno del canale CW un vero e proprio universo televisivo definito Arrowverse e l'Atom di Routh comparirà in tutte quante queste serie diventando uno dei protagonisti di Legends of Tomorrow.
E alcuni rumors vorrebbero l'attore in procinto di riprendere,sia pure per alcuni episodi televisivi anche il ruolo di Superman.
E con lui ci dovrebbe essere anche il Tom Welling di Smallville.
Come dicevo, una bella faccia da fumetti!

-RYAN REYNOLDS.

Lui invece le critiche negative le ha ricevute eccome!
Ma procediamo dall'inizio.
Canadese d'origine Ryan Reynolds, nato nel 1976 in una famiglia profondamente cattolica, una solida gavetta alle spalle, si avvicina al mondo dei cinecomics già a partire dal 2004 quando ottiene un ruolo di supporto in Blade: Trinity, il cacciatore di vampiri Hannibal King, un personaggio minore della serie a fumetti Tomb of Dracula. L' anno dopo sfiora anche il mondo dell'horror partecipando ad Amityville Horror. L'attore dotato una buona dose di autoironia si dimostra capace di reggere sia parti drammatiche che ruoli leggeri.
Nel 2009 giunge l'incontro più importante della sua carriera, ma Reynolds ancora non lo sa.
Durante buona parte del decennio i film degli X-Men spopolano al botteghino e Wolverine è il più popolare di tutti. Le pellicole dedicate al Mutante dagli Artigli di Adamantio si susseguono una dopo l'altra.
Proprio in quell'anno viene distribuita nelle sale di tutto il mondo il lungometraggio X-Men le Origini: Wolverine con protagonista il solito e già citato Hugh "Carognone"Jackson. Beh in quella stessa opera per la prima volta compare il personaggio del Mercenario Wade Wilson alias l'antieroe mascherato Deadpool, del quale vengono narrate, una prima volta le origini.
In quella prima produzione, Deadpool è solo una figura secondaria, il suo coinvolgimento - pur essendo sulla carta uno degli antagonisti principali- risulta meramente complementare e la descrizione delle origini del character risultano pasticciate.
L'attore dimostra dimostra già un buon feeling col personaggio, però al momento non pensa che ci sarà futuro per lui con quelle vesti.
Anche perché ha appena ricevuto la classica offerta che non si può proprio rifiutare.
Almeno così crede.




Nel 2011 la DC gli propone di interpretare il Supereroe Lanterna Verde per un film che si preannuncia epocale.
A sceneggiare ci sono due sicurezze come Greg Berlanti e Marc Guggenheim i futuri "padri" di Arrow, alla regia c'è saldamente in posizione il bravo Martin Campbell, la DC crede molto nel personaggio (sul quale, oltretutto, vuole  puntare per costruire un intero nuovo universo cinematografico in grado di concorrere con quello Marvel Cinematic al punto tale di voler programmare già dei sequel prima ancora che il film esca. E per concludere Reynolds dà il massimo perché crede molto nel progetto.
Avete presente quando si dice che "la strada per l'Inferno è lastricata di buone intenzioni ?"
Perché nonostante proprio le buone intenzioni di tutte le persone coinvolte Lanterna Verde si dimostra un flop catastrofico a livello planetario; la DC abbandona l'idea dei sequel e un delusissimo Ryan Reynolds dichiarerà in più di una occasione di non voler aver più niente a che fare col personaggio.

Ma il destino sa essere perversamente ironico alle volte.
E Reynolds non ha ancora chiuso col mondo dei Cinecomics.
Nel 2016 arriva la vera occasione: all'attore canadese viene offerto nuovamente il ruolo di Wade Wilson nel film Deadpool che rielaborerà anche le origini dell'antieroe, Reynolds recita con entusiasmo una sceneggiatura ironica, politicamente scorretta e meravigliosamente dissacrante. L'artista si dimostra un mattatore assoluto bersagliando un pò tutto quello che gli viene in mente con grande verve e ne approfitta anche per togliersi qualche sassolino dalle scarpe mandando alcune frecciate verso Lanterna Verde, quel fallimento che evidentemente gli brucia ancora.
Lo stesso se non peggio avverrà qualche anno dopo (nel 2018 per la precisione), nel successivo Deadpool 2.
Allo stato attuale non si sa ancora se ci saranno altri capitoli....ma sapendo come vanno le cose nel dorato mondo di Hollywood mai dire mai.

Ma questi sono solo una parte degli "Due Volte Eroi", i nomi da fare sarebbero tanti, basterebbe citare un certo Ben Affleck ed il caso limite di Josh Brolin, che è stato contemporaneamente eroe da una parte e villain dall'altra .
Cosa che forse faremo in un prossimo futuro.

Questo perché il fenomeno è solo all'inizio e non sembra destinato a fermarsi tanto presto. Film e telefilm ispirati a personaggi dei comics paiono diventati la Nuova Gallina dalle Uova d'Oro per produttori, registi ed attori.
Certo specialmente per questi ultimi alle volte capita un minimo di straniamento nel ritrovare le stesse facce da una parte e dall'altra per ruoli che poi alla fine risultano similari.
Ma dopotutto la sospensione dell'incredulità su cui si basano sia i fumetti che i prodotti cine-televisivi non si basa anche su questo?
Nel ritrovare volti e cose familiari e lasciarci convincere di stare assistendo a qualcosa di nuovo.
Quando invece stiamo partecipando alla Solita Vecchia Storia sia pur ripetuta con un centinaio di varianti diverse.
Con noi ben contenti di farlo.

NOTA:
(1) Distinta Concorrenza, il modo con cui gli artisti e i dipendenti della Marvel chiamano la "Rivale" D.C. Il cui vero nome sarebbe Detective Comics,  ispirato alla rivista su cui debuttò il personaggio di Batman

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