Il post precedente (specialmente i commenti al suddetto post) mi hanno dato lo spunto per scrivere questo articolo. Avevo voglia di scrivere un post di alleggerimento già da tempo,
E cosa c'è di meglio delle parodie?
Non è la prima volta che avviene su questo blog, anni fa ad esempio avevo dedicato spazio al' eterno Frankenstein Jre ai film del Terrore della Universal su cui quest'ultimo si era ispirato.
L'esperimento ebbe successo, quindi perché non ripeterlo ?
Stavolta però parliamo di alcune parodie dei "Neri" cioè degli epigoni dei vari "Fantomas" e di tutti quei fumettacci brutti sporchi e kattivi con la "K" che imperversarono negli anni sessanta. Non affronterò oggi pellicole conosciutissime qualiTotò Diabolicuse nemmeno dibatterò sulla questione parodia- non parodia di questo film, sulle cronologie delle uscite della pellicola e del fumetto per un semplice motivo: non mi sento ancora "degno" di parlare del Principe dei comici italiani.
Piuttosto cercherò di dare spazio ad una pellicola molto meno conosciuta. Ci rivediamo tra qualche giorno quando vi prometto, parleremo di argomenti diversi e più recenti.
Cominciamo?
MACARIO CONTRO ZAGOMAR (1943-44)
Sorpresi, eh?
Ebbene si tratta di un film sconosciuto ai più, prodotto nel nostro paese negli anni più cruenti della Seconda Guerra Mondiale quando il nostro cinema per distrarre gli italiani s'inventava tutta una serie di commedie o di film avventurosi o ancora di cappa e spada un poco per far dimenticare le morti e le distruzioni che avvenivano ormai fuori dalle loro finestre e un poco anche per non far pensare alle sempre più frequenti sconfitte che il nostro esercito subita.
Erminio Macario era già un comico molto popolare, la sua comicità lunare e a tratti surreale piaceva, così come piaceva la sua espressione bonaria da idealista bambinone (sullo schermo e negli spettacoli) ecco quindi nascere tutta una serie di film con protagonista il comico piemontese.
Macario contro Zagomar fece parte di questa serie.
Come dicevo le informazioni in proposito, sono scarse, probabilmente il film sarà reperibile presso qualche associazione cinefila o qualche fans club di Macario, anzi ne approfitto per chiedere l'aiuto di chiunque tra fans, esperti; storiografi del comico o curatori di musei del Cinema possano aiutarmi a reperire qualche notizia in più sulla pellicola e mi scuso già da adesso per ogni eventuale errore io possa compiere con questo post.
Vediamo ora la trama.
Tra gli oscuri sobborghi parigini da tempo c'è un nuovo re che spadroneggia tra la criminalità della Gcittà. Tra le ombre dei bassifondi il nome che viene ripetuto con terrore è quello di Zagomar
Adesso le mire di Zagomar convergono tutte sul Dottor Moreau ( GeroZambuto) che ha appena inventato una macchina del tempo. La prodigiosa invenzione permetterebbe al criminale mascherato
di potersi fare beffe una volta per tutte delle forze dell'ordine. A questo scopo Zagomar rapisce Mirella ( Nada Fiorelli) per ricattare Moreau.
L'unico aiuto per lo sventurato scienziato giungerà da parte del proprio giovane assistente, un certo Macario Duplessis ( ovviamente Erminio Macario)
Diretto da Giuseppe Ferroni che poi sarebbe diventato uno dei veterani del Cinema bis italiano Macario contro Zagomarvenne girato negli studi romani della Titanus.
Visto il periodo molto probabilmente il film circolò pochissimo, in un ristretto numero di sale ed ancora più probabilmente ne vennero prodotte un limitato numero di copie.
Erano anni di caos quelli.
Quello che è interessante è che il film venne pensato sin da subito come una parodia dei personaggi di Souvestre ed Allain, o di quelli di Louis Feuillade.
E infatti inizialmente venne intitolato come Macario contro Fantomas.
Solo in un secondo tempo, per una questione di diritti, Ferroni assieme allo sceneggiatore VittorioMetz procedettero ad un cambio di titolo.
I segni di questa iniziale scelta però si notano nella trama: non mancano nemmeno un ispettore Jouve ( Augusto Di Giovanni) ed un giornalista ricalcato sulla figura di Fandor ( Carlo Rizzo).
Macario contro Zagomar, a leggere la sinossi della trama, mise in scena molti dei cliché del genere ribaltandoli in chiave comica. Tra gli interpreti figurano molti nomi interessanti e abbastanza conosciuti del periodo a cavallo tra gli anni Trenta e la Seconda Guerra mondiale.
Gero Zambuto in particolare fu particolarmente attivo come attore, doppiatore e perfino regista.
Fu lui come regista a convincere Totò a provare a partecipare ad un film. Fu sempre lui a dirigerlo in Fermo con le Mani, il debutto cinematografico del Principe De Curtis.
Correva l'anno 1936.
Mentre come doppiatore di lui ci è rimasta la voce di Eolo nel primo storico doppiaggio di Biancaneve e i Sette Nani.
Correva l'anno 1937.
Un altra presenza importante fu quella di Oreste Bilancia. Completamente dimenticato oggi all'epoca Bilancia era uno degli attori più popolari ed amati della cinematografia prima del muto e poi dell'epoca fascista, la sua era una presenza costante in decine di pellicole.
Morì nel 1945 e il suo nome sprofondò immediatamente nel dimenticatoio.
Ma il vero mattatore assoluto del film fu ovviamente Erminio Macario.
Però anche per lui la guerra cambiò tante cose.
Il dopoguerra l'avrebbe visto protagonista di tanti spettacoli, tanta televisione, tantissimo teatro ma le sue fortune cinematografiche sarebbero drasticamente deperite.
E cosa c'è di meglio delle parodie?
Non è la prima volta che avviene su questo blog, anni fa ad esempio avevo dedicato spazio al' eterno Frankenstein Jre ai film del Terrore della Universal su cui quest'ultimo si era ispirato.
L'esperimento ebbe successo, quindi perché non ripeterlo ?
Stavolta però parliamo di alcune parodie dei "Neri" cioè degli epigoni dei vari "Fantomas" e di tutti quei fumettacci brutti sporchi e kattivi con la "K" che imperversarono negli anni sessanta. Non affronterò oggi pellicole conosciutissime qualiTotò Diabolicuse nemmeno dibatterò sulla questione parodia- non parodia di questo film, sulle cronologie delle uscite della pellicola e del fumetto per un semplice motivo: non mi sento ancora "degno" di parlare del Principe dei comici italiani.
Piuttosto cercherò di dare spazio ad una pellicola molto meno conosciuta. Ci rivediamo tra qualche giorno quando vi prometto, parleremo di argomenti diversi e più recenti.
Cominciamo?
MACARIO CONTRO ZAGOMAR (1943-44)
Sorpresi, eh?
Ebbene si tratta di un film sconosciuto ai più, prodotto nel nostro paese negli anni più cruenti della Seconda Guerra Mondiale quando il nostro cinema per distrarre gli italiani s'inventava tutta una serie di commedie o di film avventurosi o ancora di cappa e spada un poco per far dimenticare le morti e le distruzioni che avvenivano ormai fuori dalle loro finestre e un poco anche per non far pensare alle sempre più frequenti sconfitte che il nostro esercito subita.
Erminio Macario era già un comico molto popolare, la sua comicità lunare e a tratti surreale piaceva, così come piaceva la sua espressione bonaria da idealista bambinone (sullo schermo e negli spettacoli) ecco quindi nascere tutta una serie di film con protagonista il comico piemontese.
Macario contro Zagomar fece parte di questa serie.
Come dicevo le informazioni in proposito, sono scarse, probabilmente il film sarà reperibile presso qualche associazione cinefila o qualche fans club di Macario, anzi ne approfitto per chiedere l'aiuto di chiunque tra fans, esperti; storiografi del comico o curatori di musei del Cinema possano aiutarmi a reperire qualche notizia in più sulla pellicola e mi scuso già da adesso per ogni eventuale errore io possa compiere con questo post.
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La prima locandina del film contenente il titolo originale. |
Vediamo ora la trama.
Tra gli oscuri sobborghi parigini da tempo c'è un nuovo re che spadroneggia tra la criminalità della Gcittà. Tra le ombre dei bassifondi il nome che viene ripetuto con terrore è quello di Zagomar
Adesso le mire di Zagomar convergono tutte sul Dottor Moreau ( GeroZambuto) che ha appena inventato una macchina del tempo. La prodigiosa invenzione permetterebbe al criminale mascherato
di potersi fare beffe una volta per tutte delle forze dell'ordine. A questo scopo Zagomar rapisce Mirella ( Nada Fiorelli) per ricattare Moreau.
L'unico aiuto per lo sventurato scienziato giungerà da parte del proprio giovane assistente, un certo Macario Duplessis ( ovviamente Erminio Macario)
Diretto da Giuseppe Ferroni che poi sarebbe diventato uno dei veterani del Cinema bis italiano Macario contro Zagomarvenne girato negli studi romani della Titanus.
Visto il periodo molto probabilmente il film circolò pochissimo, in un ristretto numero di sale ed ancora più probabilmente ne vennero prodotte un limitato numero di copie.
Erano anni di caos quelli.
Quello che è interessante è che il film venne pensato sin da subito come una parodia dei personaggi di Souvestre ed Allain, o di quelli di Louis Feuillade.
E infatti inizialmente venne intitolato come Macario contro Fantomas.
Solo in un secondo tempo, per una questione di diritti, Ferroni assieme allo sceneggiatore VittorioMetz procedettero ad un cambio di titolo.
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La seconda locandina con la correzione del nome nel titolo. |
I segni di questa iniziale scelta però si notano nella trama: non mancano nemmeno un ispettore Jouve ( Augusto Di Giovanni) ed un giornalista ricalcato sulla figura di Fandor ( Carlo Rizzo).
Macario contro Zagomar, a leggere la sinossi della trama, mise in scena molti dei cliché del genere ribaltandoli in chiave comica. Tra gli interpreti figurano molti nomi interessanti e abbastanza conosciuti del periodo a cavallo tra gli anni Trenta e la Seconda Guerra mondiale.
Gero Zambuto in particolare fu particolarmente attivo come attore, doppiatore e perfino regista.
Fu lui come regista a convincere Totò a provare a partecipare ad un film. Fu sempre lui a dirigerlo in Fermo con le Mani, il debutto cinematografico del Principe De Curtis.
Correva l'anno 1936.
Mentre come doppiatore di lui ci è rimasta la voce di Eolo nel primo storico doppiaggio di Biancaneve e i Sette Nani.
Correva l'anno 1937.
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Lo Zagomar del film |
Un altra presenza importante fu quella di Oreste Bilancia. Completamente dimenticato oggi all'epoca Bilancia era uno degli attori più popolari ed amati della cinematografia prima del muto e poi dell'epoca fascista, la sua era una presenza costante in decine di pellicole.
Morì nel 1945 e il suo nome sprofondò immediatamente nel dimenticatoio.
Ma il vero mattatore assoluto del film fu ovviamente Erminio Macario.
Però anche per lui la guerra cambiò tante cose.
Il dopoguerra l'avrebbe visto protagonista di tanti spettacoli, tanta televisione, tantissimo teatro ma le sue fortune cinematografiche sarebbero drasticamente deperite.